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Due letture sui Monti dei pegni

24/03/2022

Due letture sui Monti dei pegni

Il Monte di pietà o Monte dei pegni ricorre più volte nella letteratura, in episodi più o meno ampi all’interno di racconti e di romanzi, come per esempio nel primo libro di Elsa Morante, Menzogna e sortilegio, di cui un breve estratto è recitato in questo video

In occasione della Giornata nazionale per la promozione della lettura, vogliamo però segnalare due opere la cui intera narrazione si lega indissolubilmente al Monte dei pegni.

Il primo di questi è il libro Una giornata al monte dei pegni, scritto da Elena Loewenthal e pubblicato per Einaudi nel 2010, dove dieci storie, più una di cornice, si intrecciano nella sala d’attesa di un Monte dei pegni: sono gli stessi oggetti, consegnati in una uggiosa mattina di un martedì di fine primavera o inizio estate, a scandire il ritmo della narrazione e a raccontare le storie dei loro possessori.

Undici anni dopo, la stessa autrice ritorna al Monte dei pegni per narrare le storie che lì si raccolgono: infatti nel 2021 è stato pubblicato per La nave di Teseo, con prefazione di Luca Ricolfi e introduzione di Gianluca Garbi, Monte dei Pegni. Un anticipo dal futuro. In questa raccolta di racconti è di nuovo il Monte dei pegni a fare da sfondo e da filo conduttore alle vicende di quindici personaggi, alle loro momentanee difficoltà e al riscatto, sociale ed economico, ottenuto grazie all’oggetto impegnato.

In entrambe le opere, Elena Loewenthal dà voce a oggetti ed esistenze diversi, legati a personaggi molto eterogeni fra di loro, che per ragioni differenti e, spesso non senza resistenze, decidono di rivolgersi a una istituzione dalla lunga storia. Attraverso la penna di questa scrittrice si delinea una gamma di emozioni umane, che oggi come nel passato si sono susseguite nelle sale dei Monti di pietà: il dolore e la difficoltà di seperarsi da un oggetto personale con un valore affettivo, la speranza di un miglioramento futuro della propria condizione, il senso di smarrimento e di leggerezza (in tutti i sensi) al momento della consegna, fino al sollievo e alla felicità di poter dare avvio a un progetto.