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I monti di pietà

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Monte di Pietà di Ferrara, Ferrara, (1508-1929)

Anno di fondazione 1508

Fondatore
Giacomo Ongarello da Padova

Denominazioni
Sacro Monte di Pietà di Ferrara (1508-1860); Monte di Pietà di Ferrara (1860-1929)

Periodo di attività
1508-1929

Localizzazione
Nazione: Italia - Regione: Emilia-Romagna - Provincia: Ferrara - Località: Ferrara

Attività del Monte di Pietà

Storia
Il Monte iniziò la propria attività il 13 gennaio 1508. Quando la conquista papale obbligò la casa d’Este ad uscire di scena nel 1598 anche il Monte fallì, con un debito di 63 mila scudi. Il Monte, riorganizzato e riaperto nel 1602, fu posto sotto l’autorità del Cardinal Legato di Ferrara e del Giudice dei Savi. A causa della sottrazione di pegni e del furto d’una forte somma perpetrato da alcuni dipendenti e ufficiali infedeli, l’istituto conobbe un nuovo fallimento nel 1646. Il Monte riprese a funzionare nel 1671 dopo una complessa operazione di salvataggio. Anche il Monte di Ferrara subì la spoliazione napoleonica del 1796 che l’obbligò alla temporanea chiusura. Per la diligenza del prefetto Scopoli, nel 1808 il Monte riapriva i battenti sotto l’amministrazione prima della Commissione della Benificienza Pubblica, poi della Congregazione di Carità. Questa conduzione terminò nel 1815, quando Ferrara tornò sotto il controllo pontificio. Nel 1929 venne incorporato dalla Cassa di Risparmio di Ferrara.

Attività
Prestito su pegno (con interesse del 5% fino al 1602; dal 1646 con interesse del 6%); dal 1671 anche deposito (con un interesse del 4%)

Organizzazione interna
Il Monte era governato da un consiglio di dodici conservatori sotto la supervisione di quattro presidenti permanenti.

Descrizione archivio

Denominazione
Monte di pietà (fondo)

Date
1530-1929

Consistenza
50 buste

Soggetto conservatore
Archivio di Stato di Ferrara

Link soggetto conservatore
http://archiviodistatoferrara.beniculturali.it/

Storia archivistica
Il fondo archivistico è parzialmente lacunoso a causa delle dispersioni subite nel tempo, in particolar modo durante il periodo napoleonico e durante la seconda guerra mondiale. Conservato nell’Archivio Storico notificato della Cassa di Risparmio di Ferrara dal momento dell'assorbimento nel 1929, dal 2017 è passato sotto il controllo della BPER Banca a seguito di un procedimento di fusione per incorporazione. Nel febbraio 2022 è stato versato presso l'Archivio di Stato di Ferrara.

Strumenti di ricerca
Inventario a cura di Angela Ghinato pubblicato in Alfredo Santini, Etica, banca, territorio: il Monte di Pietà di Ferrara, Cassa di Risparmio di Ferrara, 2005, pp. 182-251.

Bibliografia
Teodosio Lombardi, I Francescani a Ferrara, Bologna 1975, pp. 117-118 e 122-125; Alfredo Santini, Etica, banca, territorio: il Monte di Pietà di Ferrara, Cassa di Risparmio di Ferrara, 2005; Laura Graziana Secchieri, Riflessioni sulle politiche gestionali del Monte di Pietà di Ferrara in epoca estense e primo legatizia a confronto, in I monti di Pietà nel territorio di Ravennatensia: esperienze a confronto, a cura di Maurizio Tagliaferri, Editrice Zoppelli, 2022, pp. 79-104.

Note
Creazione: 14/02/2022 Ultima modifica: 03/10/2022